Siamo o stiamo tutti tornando operativi al lavoro e per molti questo significa ore di nuovo di fronte allo schermo del computer. Come preservare la salute oculare lungo tutto il corso dell’anno e prevenire disturbi comuni ma fastidiosi, come una visione sfuocata o l’affaticamento, mal di testa e bruciore agli occhi? C’è un nome preciso per tutte queste problematiche: Cvs ovvero sindrome da visione al computer, che include sia sintomi oculari e visivi, sia un coinvolgimento muscoloscheletrico. Più soggetti sono tutti coloro che trascorrono molte ore al pc, più di 6 ore, cioè la stragrande maggioranza dei lavoratori, ma non dobbiamo rassegnarci ad avere problemi agli occhi: esistono buone pratiche quotidiane che permettono di mantenere sotto controllo la situazione.
Sane abitudini quotidiane
Coloro che passano svariate ore ogni giorno davanti allo schermo del computer dovrebbero dotarsi di occhiali con lenti dotate di filtri anti luce blu. Indipendentemente dai decimi che ogni occhio possiede, questi filtri sono progettati per impedire alla luce blu proveniente da schermi di computer, device e cellulari -particolarmente penetrante a causa della lunghezza d’onda breve e alla sua elevata energia- di raggiungere gli occhi. Questi particolari filtri aiutano a ridurre l’affaticamento visivo senza alterare l’aspetto estetico delle lenti, che rimangono perfettamente trasparenti e possono essere indossate a lungo. Sono lenti consigliate a tutti, anche a chi non ha difetti visivi grazie al loro benefico effetto riposante sugli occhi.
Grande attenzione va poi posta ai campanelli di allarme che lanciano i nostri occhi, per capire quando sia il caso di rivolgersi al medico e allo specialista. Per esempio, se nonostante gli occhiali la visione è sfocata oppure se capita spesso di avere mal di testa durante il lavoro al pc oppure la sera, dopo tante ore passate al computer. Anche avere difficoltà a vedere al buio o guidare di sera può essere un segnale da non trascurare. Allo stesso modo è importante fare caso anche alla visione da vicino: se è necessario avvicinare o allontanare lo schermo -soprattutto se si hanno più di 40 anni- la visita dagli specialisti è d’obbligo. In ogni caso -e a prescindere dallo stato della propria vista-, è sempre una buona idea effettuare un check-up -anche in assenza di sintomi- ogni 2 anni.
Per chi indossa già gli occhiali, sono oggetti da tenere in ottime condizioni: se si graffiano, consumano, opacizzano ne va della qualità della nostra salute generale. Per questo andrebbero sempre fatte controllare le lenti, per verificarne lo stato d’uso, ogni paio di anni, magari in concomitanza con la visita di controllo dallo specialista.
E davanti allo computer come comportarsi?
Esistono una serie di trucchi che possono facilmente essere messi in pratica, ogni giorno, contro l’affaticamento visivo da schermo del computer, per esempio, la regola dei “20-20-20”: ogni 20 minuti si distoglie lo sguardo dal monitor e lo si sposta verso un oggetto o un punto posto a circa 6 metri di distanza per almeno 20 secondi. Un altro buon esercizio consiste nello sbattere frequentemente le palpebre: questo riduce il bruciore e mantiene l’occhio maggiormente idratato (ma per chi soffre di particolare secchezza oculare può essere di sollievo applicare gocce lubrificanti oculari).
Infine, attenzione alla distanza dal monitor del computer: dovrebbe essere posto a non meno di 50 cm dagli occhi e permettere una controllata riduzione di riflessi e abbagliamento. Più in particolare, la parte superiore del monitor deve trovarsi all’altezza dello sguardo o leggermente più in basso e anche l’illuminazione dell’ambiente deve essere adeguata a offrire allo sguardo il massimo comfort possibile. Da ultimo, è bene assicurarsi che la luce del dispositivo elettronico che stiamo fissando non sia né troppo forte, né troppo debole rispetto all’ambiente in cui ci troviamo. Di sera, poi, può essere utile ridurre la luminosità degli schermi o attivare la modalità “notte” del proprio dispositivo per non interferire con il sonno.